antica cittadella
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REGIONALE - Un pomeriggio di svago si è trasformato in un incubo per una bambina di soli 11 anni, colpita all’addome da un proiettile sparato da una carabina ad aria compressa mentre si trovava in strada. L’episodio è avvenuto lungo via Sarno, nella seconda traversa, quartiere residenziale di Striano, in provincia di Napoli.

Una passeggiata finita in tragedia

La ragazzina stava raggiungendo la casa della zia, come faceva spesso, quando improvvisamente ha avvertito un dolore fortissimo all’addome. Inizialmente nessuno dei passanti si rendeva conto della gravità: si pensava a uno scherzo o a una caduta. Solo quando è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale “Martiri del Villa Malta” di Sarno, i sanitari hanno rilevato la presenza di un piccolo pallino metallico conficcato tra le costole.

L’intervento chirurgico e le condizioni della piccola

I medici hanno subito deciso di operare la bambina per estrarre il proiettile. L’intervento, effettuato d’urgenza, è riuscito senza complicazioni tecniche e, al termine della procedura, le condizioni della paziente sono state definite “stabili”. La giovane resta ricoverata per monitorare eventuali sviluppi post-operatori e per garantire la sua piena ripresa.

Indagini dei carabinieri per risalire al responsabile

Sul luogo dell’accaduto i carabinieri della stazione locale hanno avviato subito i rilievi: sono al lavoro per identificare da quale finestra o balcone sia partito il colpo. Al momento l’ipotesi più accreditata è che qualcuno, forse in modo involontario o per gioco, abbia premuto il grilletto di una carabina ad aria compressa ferendo la bambina. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.

Una comunità sotto shock

La notizia si è sparsa in breve tempo, scatenando incredulità e preoccupazione tra i residenti di Striano. Molti genitori hanno commentato con rabbia e tristezza l’accaduto, chiedendo maggiore controllo sull’utilizzo di armi ad aria compressa, che seppur non classificate come armi da fuoco, possono provocare ferite gravi, soprattutto su un corpo in crescita come quello di un bambino.

Carabine ad aria compressa: rischi e regolamentazione

Le armi ad aria compressa non richiedono la stessa licenza delle pistole o dei fucili tradizionali, ma in Italia l’acquisto è sottoposto a specifiche normative. Restano tuttavia casi di uso scorretto, sia da parte di minori sia in contesti urbani, con conseguenze drammatiche. L’episodio di Striano riapre il dibattito su una maggiore sensibilizzazione delle famiglie e un rafforzamento della sorveglianza, affinché situazioni simili non si ripetano.

Prossimi sviluppi e speranze per il recupero

Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni: i carabinieri puntano a individuare con precisione il punto di provenienza del colpo e, di conseguenza, il responsabile. Nel frattempo, la comunità prega per la completa guarigione della bambina e auspica che chi ha tenuto tra le mani la carabina si faccia avanti. Solo così si potrà garantire giustizia per la piccola e maggiore sicurezza per tutti.