Sfollati in città, in sette lasciano le tende: rubato un generatore
Si va verso un ritorno alla normalità: rimosse due delle tre tende sistemate in piazza Mercato

ORTA DI ATELLA – Si va verso la soluzione del problema degli sfollati di Orta di Atella che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni per pericolo di crollo.
Verso la soluzione definitiva
In tutto gli sfollati erano nove che trovarono ospitalità in tre tende messe a disposizione della Protezione Civile nell’area mercato. Pochi giorni sono state rimosse due delle tre tende in quanto ben sette cittadini di via Migliaccio hanno finalmente trovato un’adeguata sistemazione alternativa.
“Questa emergenza, pur nella sua durezza, ha rappresentato anche uno specchio per la nostra comunità, riflettendone sia la capacità di solidarietà che alcune fragilità profonde – scrive il sindaco Antonino Santillo - Da una parte, la solidarietà concreta: l’Associazione O.D.V. Piccole Gioie, guidata dal presidente Rosario Amato , ha scelto spontaneamente di non lasciare soli gli sfollati, garantendo ogni sera un pasto caldo a chi, dopo una giornata di lavoro, rientrava in tenda. Un gesto silenzioso e prezioso, che ha dato conforto e umanità a una condizione di disagio. A nome dell’Amministrazione e dell'intera cittadinanza, va un sentito ringraziamento per questa testimonianza autentica di impegno civile”.
Il furto
Nonostante il clima di solidarietà sono comunque avvenuti degli episodi spiacevoli come il furto di un generatore. “Dall’altra, un gesto che ferisce: nella serata di ieri, durante un normale giro di ricognizione, è stato scoperto il furto del generatore che alimentava di energia elettrica le tende. Un atto vile, subito denunciato alle forze dell’ordine, che ci ricorda quanto lavoro ci sia ancora da fare per difendere il senso civico e il rispetto del bene comune. Ringraziamo con gratitudine chi ha scelto di esserci, con discrezione e cuore. È anche grazie a questi esempi silenziosi che la parte migliore della nostra città continua a farsi sentire, anche nei momenti più difficili”.