Piazza di spaccio a Maddaloni, respinti i ricorsi dei 7 pusher
La Corte di Cassazione ha accolto solo un'istanza: le restanti condanne sono state confermate

MADDALONI/MARCIANISE – Torna al centro della cronaca giudiziaria l’inchiesta sulle piazze di spaccio autorizzate dal clan Belforte tra Maddaloni, Santa Maria a Vico, Cervino e Recale.
Le condanne in Appello
Gli otto imputati, che svolgevano l’attività di pusher, hanno infatti presentato ricorso alla Cassazione contro la sentenza d’Appello che aveva disposto la condanna per: Antonio D’Agostino (6 anni e 6 mesi di reclusione e 29mila euro di multa), Rosario Mandato (4 anni e 20mila euro di multa), Domenico Russo (7 anni e sei mesi e 30mila euro di multa), Paolo Iuliano (13 anni e 8 mesi e 28mila euro di multa), Donato Carnevale (6 anni), Maria Carnevale (4 anni e 5 mesi e 20mila euro di multa), Marianna Nuvoletta (6 anni) e Gaetano Setola (6 anni e 10 mesi).
La decisione della Cassazione
La quarta sezione della Cassazione, presieduta da Lucia Vignale, ha respinto tutti i ricorsi tranne quello di Antonio D’Agostino, per cui ha riconosciuto un calcolo erroneo della pena ed ha quindi disposto l’annullamento con rinvio
L'inchiesta
L’inchiesta è stata portata avanti tra l’aprile 2017 e l’aprile 2018 ed ha fatto luce sull’esistenza di un traffico di droga, in prevalenza cocaina, destinato alle piazze di spaccio tra Caserta e Napoli. In questo frangente agivano tre gruppi criminali: uno che si muoveva tra Maddaloni, Santa Maria a Vico, Cervino e Recale; l’altro con base al Parco Verde a Caivano e l’altro nei territori di Marcianise, Capodrise, Portico di Caserta e Macerata Campania.