Minacce social al magistrato antimafia Catello Maresca
Le frasi d'odio da un profilo che inneggia al boss Setola. Nel mirino su Tik Tok anche Gratteri e Nordio

CASAL DI PRINCIPE (Lucia Sforza) - Il magistrato antimafia Catello Maresca è stato fatto oggetto di gravi minacce apparse sui social media, precisamente durante una diretta sulla piattaforma Tik Tok.
Minacce social al magistrato antimafia Catello Maresca
Le frasi, cariche di odio e palese intimidazione, inneggiavano ad alcuni dei più sanguinari boss della storia criminale italiana, rivolgendo minacce dirette non solo a Maresca ma anche ad altre figure istituzionali di alto profilo.
Il Profilo che inneggia a Setola e l'ombra dei Casalesi
L'episodio ha avuto luogo mentre il magistrato, noto per la sua costante attività di contrasto alla criminalità organizzata, era impegnato in un dialogo social con i suoi followers. Maresca è una figura chiave nella lotta alla Camorra, avendo coordinato l'inchiesta che portò alla cattura del boss latitante del clan dei Casalesi, Michele Zagaria.
Le frasi d'odio da un profilo che inneggia al boss Setola. Nel mirino su Tik Tok anche Gratteri e Nordio
I commenti minacciosi sono stati pubblicati da un profilo che non nasconde la sua vicinanza al crimine organizzato, inneggiando in modo specifico a Giuseppe Setola, il sanguinario boss a capo dell'ala stragista dei Casalesi.
Le frasi apparse, che richiamano apertamente la strategia stragista della mafia, sono state del tipo: “Se ti acchiappa Sandokan” – un chiaro riferimento a Francesco Schiavone, storico capo del clan dei Casalesi – e l’inquietante: “Fece bene Totò Riina, ci vorrebbe un altro Totò per far saltare in aria te, Gratteri e Nordio”.
Questo non solo evoca la memoria di Totò Riina, capo indiscusso di Cosa Nostra e mandante delle stragi, ma estende l'intimidazione ad altre due figure simbolo della legalità: il Procuratore Nicola Gratteri e il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. L'accostamento di queste figure in un contesto di minaccia riflette il tentativo della criminalità di colpire l'autorità dello Stato ai massimi livelli.
Valanga di solidarietà e azioni legali
Nonostante l'odio espresso da parte di un singolo utente o di un piccolo gruppo, è importante sottolineare che le minacce sono state immediatamente seguite da una valanga di messaggi di solidarietà e incitamento da parte degli utenti che seguivano la diretta social. Questo sostegno dimostra la netta condanna da parte della società civile verso questo tipo di intimidazioni.
Le forze dell'ordine hanno già avviato i dovuti accertamenti sul profilo da cui sono state pubblicate le minacce. Episodi come questo, pur avvenendo su piattaforme virtuali, sono trattati con la massima serietà dalle autorità, poiché costituiscono una grave minaccia alla sicurezza dei magistrati e delle istituzioni impegnate quotidianamente nella lotta contro la criminalità organizzata.