“Lampante” spacciato per extravergine, Luca Abete smaschera truffa sull’olio
L'olio era stato etichettato come prodotto di alta qualità, facendo leva sulla fiducia dei consumatori

REGIONALE - Nuova inchiesta a Napoli per Luca Abete, il noto inviato di Striscia la Notizia, che ha scoperto un'ennesima truffa nel settore alimentare, questa volta riguardante l'olio d’oliva. Durante un'indagine approfondita, Abete ha smascherato la vendita di olio lampante spacciato per olio extravergine d’oliva.
La truffa
L'olio lampante, che presenta un'elevata acidità e un odore e gusto sgradevoli, non è commestibile e viene tradizionalmente utilizzato come combustibile nelle lampade per l'illuminazione. Tuttavia, in questa truffa, l'olio è stato etichettato come prodotto di alta qualità, facendo leva sulla fiducia dei consumatori.
Le indagini di Luca Abete e il sequestro in Campania
Nel servizio, Abete ha mostrato come le forze dell'ordine siano intervenute per combattere la diffusione di olio contraffatto in diverse regioni italiane, inclusa la Campania, dove sono stati sequestrati circa 900 litri di olio lampante, venduti come olio extravergine. L'inviato di Striscia ha deciso di scoprire dove questa truffa potesse essere in atto anche a Napoli.
La sua indagine lo ha portato a un negozio che offriva olio a un prezzo sorprendentemente basso. Dopo aver ordinato il prodotto, Abete ha ricevuto una tanica etichettata come olio extravergine da un produttore che corrispondeva al nome della proprietaria del negozio. Preoccupato per il prezzo insolitamente economico, Abete ha fatto analizzare l'olio, scoprendo che non solo non rispettava gli standard dell’olio extravergine, ma apparteneva alla categoria di olio lampante, con la presenza anche di olii estranei.
La reazione della proprietaria del negozio
Quando Abete è tornato nel negozio per affrontare la proprietaria, questa ha inizialmente negato di vendere olio, e, di fronte alle prove, ha cercato di giustificarsi con una serie di scuse senza ammettere la gravità della sua azione, che avrebbe potuto compromettere la salute dei consumatori. L’indagine di Striscia la Notizia ha evidenziato ancora una volta come le truffe nel settore alimentare siano una realtà preoccupante, mettendo a rischio la salute pubblica e sfruttando la buona fede dei consumatori.
Le forze dell'ordine in azione
Grazie alla collaborazione delle forze dell'ordine, il caso è stato segnalato alle autorità competenti, che hanno avviato i provvedimenti necessari per fermare la diffusione di questo olio pericoloso. Il servizio di Striscia ha contribuito a far luce su un fenomeno di truffa alimentare che coinvolge diverse realtà locali, rivelando un altro esempio di come, a volte, prodotti dannosi vengano spacciati per beni di qualità per ingannare i consumatori.
L'inchiesta di Luca Abete mette in evidenza l'importanza di un controllo costante sul mercato alimentare e l'attenzione che i cittadini devono avere quando acquistano prodotti di consumo quotidiano.