Appalti e corruzione nel Casertano: chi sono i personaggi politici coinvolti. TUTTI I NOMI
Per Nicola Ferraro e gli altri cadono le accuse di camorra ma resta la corruzione, il riciclaggio e le gare truccate

CASERTA/PROVINCIA. Corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, istigazione alla corruzione, turbata libertà degli incanti, riciclaggio e autoriciclaggio.
Appalti e corruzione nel Casertano: chi sono i personaggi politici coinvolti. TUTTI I NOMI
Sono le accuse contestate a 17 persone, destinatarie di misure cautelari personali emesse questa mattina nelle province di Caserta, Napoli, Roma, Avellino e Benevento dai i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta. Le misure, emesse dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, scaturiscono da una complessa attività che ha portato alla luce alcune vicende illecite condotte intorno alla figura di riferimento di un potente imprenditore particolarmente attivo nel settore dei rifiuti e delle sanificazioni e già condannato per la sua partecipazione esterna al clan dei casalesi, col ruolo di imprenditore di riferimento del gruppo criminale Schiavone-Bidognetti.
Per Nicola Ferraro e gli altri cadono le accuse di camorra ma resta la corruzione, il riciclaggio e le gare truccate
L'indagine ha consentito di evidenziare che l'imprenditore, dal 2022 e fino almeno a fine 2023, dopo un lungo periodo di carcerazione, avrebbe ripreso a svolgere la stessa attività per la quale in precedenza era stato condannato. Risultato al centro di una serie di vicende dimostrative della sua capacità di infiltrarsi nel tessuto delle pubbliche amministrazioni (dai comuni alle aziende sanitarie), che gli avrebbe consentito di raggiungere lo scopo di orientare gli appalti in favore di imprenditori di settore che a lui - e ai suoi complici - si rivolgevano per ottenere illecitamente commesse pubbliche o appalti di servizi, in cambio di somme di denaro stabilite in percentuale rispetto all'importo dell'appalto aggiudicato.
Svelato un "sistema" operante nella gestione degli appalti, In particolare nell'ambito della raccolta dei rifiuti
E' così emersa l'esistenza di un 'sistema' - operante nel settore di grande interesse per la criminalità - basato sulla corruttela di funzionari pubblici e sulla infiltrazione nella gestione degli appalti. In particolare nell'ambito della raccolta dei rifiuti, demandato in gestione ai comuni, ha visto esprimersi diverse condotte corruttive realizzate con gli amministratori locali, al fine di veicolare le aggiudicazioni in favore dei compiacenti imprenditori di riferimento - la rendita' era costituita dall'importo percentuale riferito al valore dell'aggiudicazione.
Le indagini hanno anche disvelato rapporti e infiltrazioni con manager di ditte operanti nel settore delle pulizie/ sanificazioni
Nel settore delle sanificazioni la capacità di infiltrazione era funzionale alla preesistente esistenza di una sorta di 'cartello di imprese', le quali partecipavano, di volta in volta, alle gare avendo la certezza della programmata 'rotazione' tra di esse. A ciò, alle volte, si sommava il meccanismo del sub-appalto da parte delle ditte aggiudicatarie a favore di, altrettanto compiacenti, imprenditori rientranti nel sistema.
Tutti i proventi del giro di affari confluivano presso uno degli imprenditori del cartello che, proprio nel corso dell'attività, alla fine del 2023 subì una perquisizione e il sequestro di circa due milioni di euro, trovati nascosti all'interno della sua abitazione. Il denaro, oltre ad essere accumulato, veniva inoltre recapitato al dominus dell'articolato sistema illecito, attraverso la movimentazione e la custodia ad opera di altri suoi complici. Le indagini hanno anche disvelato rapporti e infiltrazioni con manager di ditte operanti nel settore delle pulizie/ sanificazioni e fornitura di servizi presso importanti strutture pubbliche.
ECCO I TUTTI I NOMI DELLE 17 PERSONE COLPITE DALLE ORDINANZE EMESSE SU RICHIESTA DELLA DDA
Custodia cautelare in carcere
- Nicola Ferraro
- Aniello Ilario
- Giuseppe Rea
Arresti domiciliari
- Francesco Pietro Buonanno
- Virgilio Emanuele Pio Damiano
- Vittorio Fuccio
- Giuseppe Guida
- Vincenzo Agizza
- Paolo Onofrio
- Massimo Cirillo
Divieto di dimora
- Anna Lanzuolo – Divieto di dimora nella Regione Campania
- Pietro Paolo Ferraiuolo – Divieto di dimora in Casal di Principe
Misura interdittiva – Divieto temporaneo (12 mesi)
- Mauro Marchese – Divieto di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese
- Eugenia Iemmino – Divieto di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese
- Antonio Garofalo – Sospensione temporanea dall’esercizio dei pubblici uffici
- Roberto Fiocco – Divieto di contrattare con la pubblica amministrazione
- Barbara Fiocco – Divieto di contrattare con la pubblica amministrazione