Dune e spiagge, Casella (Legambiente) attacca Oliviero: solo un convegno elettorale
Disappunto della leader ambientalista su un evento organizzato a Baia Domizia dal presidente del Consiglio regionale

BAIA DOMIZIA. Disappunto della leader storica di Legambiente Giulia Casella che va giù duro sul convegno svoltosi a Baia Domizia, organizzato dall'Ente Parco con la partecipazione di associazioni, dell'onorevole Gennaro Oliviero, del sindaco Lorenzo di Iorio e di altri relatori. Secondo la Casella, trattasi di un evento strettamente pre-elettorale tra poche persone e gestito da persone non mature dal punto di vista ambientale. Ecco la dichiarazione
"Ieri sera, 22 agosto, a Baia Domizia, sono stata presente al convegno ”Le comunità ambientali del parco nelle aree retrodunali, dunali e di battigia” organizzato dal presidente del parco regionale, Adolfo De Petra, con la partecipazione di personaggi politici quali il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, e il sindaco di Sessa Aurunca, Lorenzo Di Iorio, e di relatori tra i quali Carmen Boccino, per Legambiente,naturalista e ambientalista doc, (ottima la sua relazione) e Leda Tonziello referente Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Francamente non ho capito la ragione di questo convegno tenuto davanti a un pubblico numericamente ridotto, distratto e vociante, assolutamente, tranne pochi, disinteressato all’argomento pur così importante per la tutela dell’ultimo lembo di costa ancora incontaminato, consegnato a chi ha ancora memoria della bellezza e del principio “Tout se tien”. La ragione va cercata in questa vigilia elettorale che, come in ogni evento analogo, assiste al massimo sforzo di interventi, chissà quanto validi e duraturi, alla ricerca di consensi elettorali. Ciò che in me ha provocato un profondo senso di malessere, è stata la decisione, inspiegabile, del presidente del parco , il quale, con un atto grave di intolleranza quanto di un autoritarismo autodeterminato , privo di senso logico e scientifico, in questo viaggio tra le dune e la pineta di baia domizia nord, abbia sostituito Legambiente con l’associazione “Asso Lucilio” formata da giovani immaturi e ancora in gran parte inadatti ad affrontare argomenti di uno spessore che ha impegnato ambientalisti per decenni. Ho spiegato loro che autosufficienza e autoreferenzialità possono bloccare l’indispensabile cammino di conoscenza.
In un colpo solo cancellata, ignorata la storia ultradecennale di Alfredo Petteruti, vero Padre nobile dell’ambientalismo sessano, vissuto con competenza, dedizione, impegno, sacrificio, rischi per la propria incolumità, e dei legambientini suoi discepoli che ne hanno ereditato la grande passione e professionalità.
Di ben altra dimensione sarebbe invece un convegno di quello che ci aspetta nel prossimo futuro. Baia Domizia Nord ha conservato finora la sua integrità e la sua bellezza grazie alla legge Galasso venuta in aiuto di Petteruti e di Legambiente. Ma il Piano Paesaggistico Regionale (PPR), in elaborazione presso la regione Campania, potrà riservarci delle sorprese non proprio gradevoli. Questo Piano annullerà lo spirito della legge Galasso basata sulla protezione e sull’’assoluta inedificabilità di Baia Nord. Imprenditori e politici di varia estrazione già si stringono insieme per decidere il modo migliore di snaturare questo meraviglioso angolo di paradiso sfuggito, finora, alle speculazioni edilizie che hanno devastato il resto di Baia Domizia.
Quando nel Comune di Sessa fu illustrato il Piano nelle sue linee generali, si parlò, come avviene sempre in questi casi, di valorizzare tutte le zone della Campania, nei loro vari aspetti. Questo verbo, Valorizzare, nasconde, troppo spesso, numerose insidie e mistificazioni. Secondo il comma 1 dell’articolo 136 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al d.lgs. n. 42 del 2004, dovranno essere tutelate le Aree naturali quali coste, fiumi, laghi, montagne, foreste, parchi e riserve naturali, aree vulcaniche; Beni di valore storico e culturale; Punti di interesse panoramico; Aree specificamente individuate e sottoposte a tutela. I piani paesaggistici possono individuare ulteriori beni che meritano tutela, anche se non rientrano nelle categorie precedenti.
Di conseguenza , si potranno salvare le coste, il fiume Garigliano, il Parco Regionale, nei suoi numerosi aspetti naturalistici, la pineta. E tutto il territorio retrostante? Tutta quella pianura meravigliosa, ricca di essenze vegetali e di fauna varia? L’abbiamo salvata una volta , affrontando anche un procedimento giudiziario, con il sostegno dell’Avvocatura di Stato, fino al Consiglio di Stato che accolse le nostre motivate osservazioni. Ora il vincolo di inedificabilità non ci sarà più. E allora, via con alberghi, porto, magari anche un campo di golf, strutture di varie dimensioni, con altro irrecuperabile consumo di suolo. L’unico elemento di salvezza sarebbe l’istituzione di una riserva naturale di tutta Baia nord. Un polmone verde e salvifico , piccolo, ma importante rispetto a migliaia di km di costa selvaggiamente deturpati e con un carico inquinante insopportabile alla vita.
Tutti crederanno alla bontà e necessità dei progetti. In agguato c’è sempre la psicologia delle masse, convinte da mezzi di persuasione invasivi che, come asserivano Gustave Le Bon e Sigmund Freud, studia il passaggio dalla razionalità individuale alla irrazionalità collettiva e il potere della suggestione all’interno della massa.
Numerosi esempi ci sono, oggi, di questa suggestione di massa: il Ponte sullo Stretto, la Sanità privata, il permanere in zona agricola protetta di un carico di pet coke cancerogeno, l’energia nucleare, per divulgare la quale il Governo si prepara a spendere 7,5 milioni di euro, nonostante fior di tecnici e di scienziati descrivano i numerosi rischi legati a questi infausti eventi.
Potremo sperare in una politica avveduta, attenta, pronta a schierarsi a favore di ambiente e salute? In gran parte dipenderà da noi. Dovremmo cominciare a chiedere ora, a chi sarà deputato a governare la Regione, l’istituzione della riserva naturale Baia Domizia Nord".