antica cittadella
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SAN CIPRIANO D’AVERSA – E’ arrivata la sentenza definitiva su Cipriano D’Alessandro, il collaboratore di giustizia di 62 anni di San Cipriano d’Aversa accusato dell’omicidio di Stefano Izzo avvenuto nel 1991 in un distributore di benzina di Pastorano.

La sentenza

La prima sezione penale della Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali del D’Alessandro, confermando la condanna in Appello a 12 anni di carcere.

La ricostruzione

Stando alla ricostruzione avvenne in un distributore in località Spartimento degli Abruzzi. La vittima, che lavorava come guardiano di un’azienda agricola, venne raggiunto da diversi colpi di fucile esplosi da un commando di tre persone. Per anni il delitto non ebbe colpevoli fino alle dichiarazioni di Cipriano D’Alessandro e di Nicola Panaro.

La faida

Il delitto rientrava nella faida tra il clan dei Nuvoletta e della fazione Schiavone del clan dei casalesi scaturita dallo scontro per il controllo dei centri per la macinazione delle pesche. L’assassinio di Izzo serviva a vendicare l’omicidio di Emilio Martelli avvenuto a Grazzanise nel 1985.