Asili nido, Caserta ultima per copertura delle domande
Nella nostra provincia valori al di sotto del 2%: il Sud è indietro
CASERTA - "In Italia gli asili nido, strutture destinate ai bambini di età compresa tra 0 e 2 anni, hanno un livello di copertura della domanda potenziale pari in media (Regioni a statuto ordinario) al 16,4%, ma con fortissime oscillazioni: da un massimo del 29,9% nei grandi comuni (oltre 100 mila abitanti) del Centro, seguiti dai grandi comuni delle limitrofe aree geografiche Nord-Est (28,7%) e Nord-Ovest (26,7%), ad un minimo di 4,8% nei comuni più piccoli (meno di 3 mila abitanti) del Sud.
La situazione al Sud
I grandi comuni del Sud giungono a una copertura della domanda potenziale dell'8,2%, pari a meno di un terzo della media dei comuni di pari dimensioni a livello nazionale e similare ai comuni più piccoli". Sono i dati di dettaglio riportati nella Relazione annuale del Cnel sui servizi pubblici, presentata lo scorso ottobre. Poi: "La mappa per provincia pone chiaramente in evidenza come i livelli di copertura della domanda potenziale siano particolarmente elevati in Emilia-Romagna e Toscana, a cui appartengono i territori provinciali che si pongono nei primi dieci posti: Bologna al primo posto con 31,4%, Rimini al secondo con 29,9%, Reggio nell'Emilia al terzo 29,3%.
Caserta ultima provincia
Catanzaro e Caserta raggiungono invece valori al di sotto del 2%, i peggiori fra gli ottantasei territori provinciali monitorati. La performance del servizio è piuttosto omogenea all'interno delle regioni, tuttavia con qualche eccezione. Ad esempio, in Lombardia la media è del 19,8%, ma si va da un minimo del 10,6% di Sondrio ad un massimo del 25,2% per Milano; in Lazio, media 20,7%, minimo a Latina 8,9%, massimo a Roma 23,9%; in Puglia, media 10,4%, minimo a Barletta-Andria-Trani 5,6%, massimo a Taranto 17,8%". Infine: "Il servizio nido ha un peso finanziario mediamente di 8.034 euro per bambino servito, con punte minime di 3.056 euro in Molise e massime di 10.492 euro nel Lazio. La spesa unitaria è decisamente più elevata nei comuni con oltre 60 mila abitanti, dove la media di oltre 10 mila euro a utente è pari a poco meno di tre volte i comuni fino a 3 mila abitanti. Possono essere individuati quattro gruppi: a) i grandi comuni del Centro e del Nord che spendono fra gli 8 e i 13 mila Eur a utente e che possiedono un tasso di copertura della domanda potenziale attorno al 25% in media; b) i comuni da 10 mila a 6 mila abitanti del Centro e del Nord che spendono fra i 6 e i 7 mila Eur e che hanno un tasso di copertura della domanda potenziale del 18,6% in media; c) i piccoli comuni e quelli tra 10 mila e 20 mila abitanti del Sud, che contengono ulteriormente il costo per singolo bambino e con una performance di copertura sotto la media italiana; d) i grandi comuni che osservano una performance di copertura sotto la media italiana, ma con costi unitari piuttosto elevati, oltre i 10 mila euro".