Mirra replica a Petrella e De Iasio: "Dichiarazioni infondate e superficiali"
Il primo cittadino ha risposto ai due ex assessori sui temi relativi a Pnrr, strisce blu e Capitale della Cultura

SANTA MARIA CAPUA VETERE - Le recenti critiche mosse dai consiglieri di minoranza Francesco Petrella e Luigi Pardi, membri del gruppo "Smcv al Centro", all'amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere non sono passate inosservate. I due esponenti hanno puntato il dito contro diverse scelte dell'attuale giunta, accusando l'amministrazione del sindaco Antonio Mirra di non affrontare con efficacia le problematiche della città.
In risposta, la maggioranza ha reagito duramente, accusando i consiglieri di minoranza di utilizzare la demagogia e il populismo come strumenti per attrarre consensi.
La nota ufficiale dell'amministrazione Mirra
"L’ Amministrazione Mirra in questi anni ha sempre preferito rispondere con il lavoro, la sobrietà e, soprattutto, con i continui e molteplici risultati raggiunti alle dichiarazioni stampa della minoranza; ci sono però dei casi in cui il rischio di disinformazione dei cittadini è troppo alto per l’assoluta infondatezza delle dichiarazioni, ennesimo esempio di superficialità, incapacità, impreparazione e qualunquismo da commento al bar, che sentiamo il dovere di intervenire al solo fine di restituire dignità e, soprattutto, verità ad argomenti istituzionali e di fornire corrette informazioni ai cittadini.
Le dichiarazioni di Petrella sui fondi del PNRR rivelano una grave mancanza di comprensione delle procedure. Non è possibile non sapere che non si possono assolutamente spendere i fondi come si vuole; si partecipa a bandi specifici e i finanziamenti sono vincolati alle finalità per cui vengono concessi altrimenti li devi restituire all’Europa. Santa Maria Capua Vetere ha partecipato con successo a numerosi bandi per asili nido, impianti sportivi, adeguamento delle scuole, beni confiscati, efficientamento energetico e piste ciclabili. I fondi del PNRR non possono essere destinati al rifacimento del manto stradale, come invece lo stesso suggerisce in modo un pochino avventato; anche in questo caso, le affermazioni sono frutto di populismo in malafede o proprio di ignoranza amministrativa? Peraltro, Petrella – avendo ricoperto un ruolo in maggioranza per oltre sette anni – dovrebbe ben sapere che il PNRR non ha previsto un euro per il semplice rifacimento dell’asfalto delle strade e che questa Amministrazione, a differenza dei suoi futuri compagni di viaggio che hanno guidato l’amministrazione in precedenza, ha già investito milioni di euro per la manutenzione stradale e che altri fondi sono già stati stanziati per ulteriori prossimi interventi. Petrella chiosa decretando che le piste ciclabili non si adattano alle abitudini dei sammaritani, purtroppo non rendendosi neanche conto di quanto questa frase sia offensiva nei confronti dei cittadini ai quali immagina di proporsi alle prossime elezioni e, soprattutto, sbagliata: ci si può abituare solo a quello che si ha e non a quello che non si ha. I sammaritani, a differenza di tanti abitanti di altre città di tante parti d’Italia e d’Europa non hanno mai avuto una pista ciclabile, vediamo cosa accade.
Petrella non si sottrae al qualunquismo neanche sul tema delle strisce blu; eppure dovrebbe sapere che questa Amministrazione, in otto anni, non solo non ha aumentato i posti a pagamento, ma ha anche previsto centinaia di nuovi stalli gratuiti, eliminando zone blu in diversi tratti della città; presentare una realtà diversa è un tentativo maldestro di strumentalizzare politicamente le legittime richieste dei commercianti, che come sempre l’Amministrazione valuterà attentamente. Petrella parla di sacchetti di rifiuti in città dimenticando gravemente che anche ai tempi in cui ha fatto, con grande impegno, l’assessore vi erano cittadini che purtroppo non rispettavano il calendario della raccolta dei rifiuti urbani e che la differenziata, nonostante i suoi sforzi, era a percentuali più bassa di quella attuale.
Infine, per Capitale della Cultura, le affermazioni dei consiglieri Petrella e Pardi relative alla candidatura di Santa Maria Capua Vetere dimostrano una completa mancanza di conoscenza dei criteri di selezione. Il numero di abitanti è un parametro che non viene assolutamente considerato in questo contesto, il che rende totalmente banale il loro intervento. Sarebbe stato più opportuno il silenzio, evitando di dimostrare ulteriormente impreparazione su un tema così rilevante.
Purtroppo per lei anche la De Iasio non è riuscita a resistere alla tentazione molto social di entrare in un argomento come questo in cui, invece, avrebbe ben fatto a tenersi a distanza ma purtroppo la coerenza non è obbligatoria e lei tende frequentemente a farne a meno pur di sognare a occhi aperti future candidature; l’ex recente assessore dimentica (del resto i social impongono la quotidianità, ieri non esiste più, esiste solo oggi) di avere collaborato e soprattutto di avere firmato la delibera di Giunta per l’approvazione del progetto senza mai avanzare una proposta alternativa, anzi condividendo e sottoscrivendo la linea dell’Amministrazione di non spendere soldi pubblici per la candidatura. È quantomeno incoerente, per non dire imbarazzante, oggi scagliarsi contro l’esito del processo a cui ha dato pieno supporto, palesando una chiara strumentalizzazione, ci rendiamo conto necessaria per provare inutilmente a giustificare un ribaltone politico altrimenti incomprensibile.
Le dichiarazioni di Petrella e De Iasio rappresentano un triste esempio di come si stiano avventurando su temi che non conoscono (o che, per convenienza elettorale, fingono di non conoscere), utilizzando la demagogia e il populismo come strumenti di attacco. Da chi ha tradito i propri elettori ai quali aveva chiesto il voto sul progetto Mirra ci aspettiamo nei prossimi due anni maggiore dignità politica e il rispetto dei limiti del minimo decoro istituzionale.
Ricordiamo a Petrella e De Iasio che, per anni, hanno fatto parte della maggioranza condividendo scelte, approvando progetti e mai proponendo alternative o assumendo importanti posizioni politiche alternative nella maggioranza. È evidente ai sammaritani che la loro fuoriuscita dalla maggioranza è motivata solo dalla loro ambiziosa aspirazione di candidarsi a guidare la città, ma un minimo di coerenza e rispetto per i cittadini imporrebbe loro di evitare strumentalizzazioni sterili e di non disconoscere così grossolanamente il proprio percorso politico, atteggiamento che i sammaritani non hanno mai dimostrato di apprezzare elettoralmente. Le aspirazioni a guidare la città sono comprensibili ma, dopo aver partecipato a due campagne elettorali con questa compagine amministrative e averne condiviso obiettivo e progetti, avere svolto convintamente il ruolo di assessori sarebbe stato più maturo e politicamente corretto rappresentare tale aspirazione, al momento giusto all’interno del perimetro della stessa maggioranza della quale entrambi hanno convintamente fatto parte.
Santa Maria Capua Vetere è una città importante e impone alla politica la serietà, fondata sulla competenza e sull’onestà intellettuale, non una sagra del ridicolo come quella offerta da chi per qualche like sui social si scaglia contro atti che ha firmato e contro l’amministrazione, dopo averne condiviso tutto per 8 anni."
L’ Amministrazione Comunale