Terra dei Fuochi, il commissario Vadalà incontra i procuratori casertani
Il generale ha illustrato i contenuti del decreto legge con i poteri a lui affidati

CASERTA/SANTA MARIA CAPUA VETERE/AVERSA - Questo il senso dell'incontro tenuto nella Sala riunioni della Procura generale di Napoli al quale hanno preso parte il procuratore generale di Napoli Aldo Policastro, i sostituti procuratori generali addetti al Gruppo tutela Ambiente della Procura generale di Napoli, il commissario unico per la Terra dei fuochi Giuseppe Vadalà e i procuratori, o loro delegati, delle Procure di Napoli, Santa Maria Capua Vetere, Napoli Nord e Nola.
Il decreto per il risanamento di Terra dei Fuochi
In apertura, il generale Vadalà ha illustrato i contenuti del recente decreto-legge che gli ha affidato poteri e compiti specifici per il risanamento dell'area nota come Terra dei fuochi, tra le province di Napoli e Caserta. In particolare, il commissario si occuperà di "fotografare" lo stato attuale degli interventi e delle iniziative già programmate in tema di bonifiche e risanamento ambientale e di individuare gli ulteriori interventi, in una prospettiva di medio-lungo periodo, con la stima delle risorse finanziarie necessarie, predisponendo anche un piano di comunicazione ed informazione ai cittadini delle comunità interessate.
Il contributo dei magistrati
I magistrati presenti hanno fornito dati e informazioni utili alla struttura commissariale, segnalando l'opportunità di attivare un'interlocuzione e un coordinamento costante. Tutti i magistrati presenti hanno segnalato "l'assoluta necessità di mettere in atto strategie condivise volte ad individuare le aziende committenti che difficilmente si riescono ad identificare, rappresentando che se ci si limita ad attenzionare solo gli smaltitori finali senza individuare le aziende produttrici che si affidano alle filiere criminali per lo smaltimento dei rifiuti il fenomeno dello smaltimento illecito non si fermerà"