antica cittadella
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REGIONALE (Lucia Sforza) - Un 35enne finisce in carcere con l’accusa di riciclaggio di veicoli rubati. Le indagini hanno portato al sequestro e alla restituzione di sei auto di lusso, rubate e reimmatricolate con documenti falsi.

Un’organizzazione e rete criminale specializzata nel riciclaggio di auto rubate è stata smascherata dai Carabinieri. Nel mirino delle forze dell’ordine è finito un 35enne, ritenuto gravemente indiziato di aver gestito un vasto traffico di veicoli rubati, poi contraffatti e immessi nuovamente sul mercato grazie alla complicità di una società di autonoleggio e di agenzie di pratiche auto.

L’inizio delle indagini

L’inchiesta è partita nel febbraio 2023, dopo il sequestro di un’Alfa Romeo Stelvio a noleggio, immatricolata in Francia ma risultata rubata mesi prima. L’auto, oltre a montare targhe sottratte a Marsiglia, presentava un numero di telaio contraffatto grazie a un adesivo applicato per nascondere l’identità reale del veicolo.

Un sistema rodato di riciclaggio

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le auto venivano acquistate sul mercato nero, poi “ripulite” attraverso falsi documenti e reimmatricolate con il supporto di agenzie compiacenti. Successivamente, i veicoli venivano intestati a società inconsapevoli, per poi finire sul mercato legale come mezzi “apparentemente regolari”.

I sequestri e l’arresto

Grazie alle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, i Carabinieri hanno individuato e sequestrato sei automobili, restituendole ai legittimi proprietari. Tra queste figurano tre Alfa Romeo Stelvio, una Smart Fortwo, una Fiat Panda e una Fiat 500X.
Il 35enne coinvolto è stato trasferito in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.

Le accuse

L’uomo dovrà rispondere del reato di riciclaggio di veicoli rubati. Gli investigatori continuano a lavorare per individuare eventuali altri complici e chiarire la portata dell’organizzazione.