Qualità della vita, Caserta sempre più in basso: è al 93° posto
L'attacco della Cisal al notabilato locale: "E' il frutto di una politica litigiosa e autoreferenziale"
CASERTA - La provincia di Caserta scivola al 93° posto su 107 nella classifica della qualità della vita stilata da Italia Oggi. Ferdinando Palumbo, Segretario Generale della CISAL Caserta, denuncia: «Questo risultato drammatico è il frutto di una politica litigiosa e autoreferenziale, che fa tanti proclami ma produce pochi risultati concreti».
L'analisi del sindacato
Secondo Palumbo, la provincia rischia la desertificazione industriale, con poche opportunità di lavoro e scarsissimo sostegno alle imprese, e la situazione economica colpisce soprattutto le famiglie e le donne, spesso lasciate sole di fronte alle difficoltà. «A tutto questo si aggiungono problemi di inquinamento ambientale e carenze nei servizi essenziali, che pesano sul benessere quotidiano dei cittadini», aggiunge il Segretario Generale.
Le responsabilità
Palumbo torna a puntare il dito contro il notabilato locale: «I centri di potere ristretto decidono senza confronto con la comunità, trascurando le reali esigenze della popolazione, emblematico il caso dell'Alto casertano ». Il Segretario Generale CISAL conclude: «Caserta ha bisogno di interventi urgenti e coraggiosi: valorizzazione del lavoro, sostegno concreto alle donne e alle famiglie, rafforzamento dei servizi sanitari, tutela dell’ambiente e promozione del patrimonio culturale. Solo così potremo invertire questa tendenza e garantire una vita migliore ai cittadini».








