PIEDIMONTE MATESE – E’ stato il turno delle dichiarazioni della vittima nel processo per violenza sessuale aggravata su una ragazza all’epoca dei fatti 14enne messa in atto da due fratelli P.I. e A.I., di 32 e 35 anni di Piedimonte Matese. Davanti al giudice Francesco Ciocia del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la ragazza ha raccontato con lacrime e sofferenza i terribili momenti vissuti, descrivendo la violenze sessuale subita e le minacce dei due per impedirle di raccontare quanto subito.

La testimonianza

“Uno mi teneva ferma con le braccia mentre l’altro era sopra di me. Lo pregai di lasciarmi andare. Io piangevo. Volevo solo che finisse in fretta – ha dichiarato la vittima – Poi mi guardarono negli occhi e mi dissero che dovevo stare zitta e che non dovevo raccontare ciò che era successo altrimenti me l’avrebbero fatta pagare. Avevo molto paura”. Dopo le dichiarazioni della ragazza si tornerà in aula nel mese di giugno per ascoltare altri testimoni. 

giustizia

La vicenda

Il fatto in questione risale al 10 aprile 2018 a Piedimonte Matese. I due fratelli, secondo quanto ricostruito dalla Procura, mentre erano in compagnia della 14enne l’aggredirono togliendole i pantaloni. Mentre A.I. la bloccava per le braccia, l’altro fratello provava a penetrarla, ma non ci riusciva eiaculando fuori. I due poi minacciarono la 14enne per farla tacere sull’accaduto. La ragazzina però coraggiosamente raccontò tutto alla madre che la portava all’ospedale di Piedimonte Matese dove veniva refertata. Veniva fatta denuncia e i carabinieri individuarono i due giovani e li arrestavano.