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 Lucia Sforza

 

 Arrestato davanti alle piscine: consegna in flagranza

Succivo / Cesa – Mario De Michele, noto giornalista campano, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Marcianise mentre riceveva 5mila euro in contanti, considerati acconto di un’estorsione da 10mila euro. La consegna è avvenuta davanti alle piscine riconducibili alla famiglia Brancaccio, in seguito a una denuncia presentata ad aprile da Angelo Brancaccio, ex sindaco di Orta di Atella ed ex consigliere regionale.
 

 L’interrogatorio: la versione del giornalista

Durante l’interrogatorio di garanzia davanti al GIP Donata Di Sarno del Tribunale di Napoli Nord, De Michele – assistito dall’avvocato Mario Griffo – ha negato ogni accusa, sostenendo che la somma era relativa a una campagna pubblicitaria per l’impianto estivo della famiglia Brancaccio, visibile sul sito Italia Notizie.
Il GIP ha però sollevato dubbi sulla modalità della transazione: pagamento in contanti, senza contratto né tracciabilità bancaria.

 

 Rapporti personali e presunti ricatti

De Michele ha sottolineato il suo rapporto personale e professionale con Brancaccio, ricordando la lunga collaborazione iniziata già con Campania Notizie. Tuttavia, nella denuncia presentata ai magistrati, Brancaccio parla di pressioni e minacce legate alla pubblicazione di articoli sui suoi presunti tradimenti extraconiugali. Il giornalista ha replicato dicendo di aver pubblicato quei contenuti molto tempo prima, e senza intento ricattatorio.


Cellulare sequestrato anche a Brancaccio

Oltre all’arresto di De Michele, il magistrato ha disposto il sequestro del cellulare di Angelo Brancaccio, un dettaglio insolito che fa pensare a sviluppi investigativi più ampi. Brancaccio, già condannato in via definitiva per reati di camorra, potrebbe diventare oggetto di ulteriori accertamenti in merito alle sue frequentazioni e comunicazioni recenti.


 Gip convalida arresto, indagini ancora in corso

Il GIP ha convalidato l’arresto di Mario De Michele, pur riservandosi di valutare eventuali nuove prove raccolte dalla PM Maria Carmen Quaranta, titolare del fascicolo. Il caso sta assumendo i contorni di una vicenda intricata tra stampa, politica e giustizia, che potrebbe allargarsi ulteriormente nei prossimi giorni.