antica cittadella
antica cittadella
L'intervento della polizia
L'intervento della polizia

Lucia Sforza

 

 MADDALONI / SAN TAMMARO – Dapprima le botte, gli sputi, gli insulti. Poi la minaccia estrema: “Sto per dare fuoco a casa con dentro la mia ex, venitemi ad arrestare”. È con questa chiamata shock al 113 che un 23enne di Maddaloni ha messo la parola fine alla propria libertà.


 La decisione del giudice

Il giudice per le indagini preliminari Daniela Vecchiarelli ha disposto per S.D.D.V., 23 anni, la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, dopo l’arresto scattato la sera del 6 luglio. Il giovane è difeso dall’avvocato Michele Ferraro.


 Una spirale di violenze dal mese di maggio

Le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Santa Maria Capua Vetere hanno fatto emergere una serie di episodi di maltrattamenti fisici e verbali ai danni dell’ex compagna, residente a San Tammaro.

Calci, pugni, strattoni, sputi e insulti sessisti: la ragazza sarebbe stata trattata con inaudita brutalità. Secondo la ricostruzione, l’aggressore le avrebbe persino tirato i capelli e minacciata di darle fuoco viva.


 La chiamata alla polizia e l’arresto

Il culmine della follia è arrivato con la telefonata in diretta al 113, durante la quale il giovane ha annunciato l’intenzione di appiccare un incendio con la ragazza all’interno dell’abitazione.

L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato il peggio. Il ragazzo è stato bloccato e arrestato prima che potesse mettere in atto il suo piano.


Ora ai domiciliari, ma con il braccialetto

Dopo l’udienza di convalida, il gip ha applicato la misura cautelare dei domiciliari, ritenendo il 23enne pericoloso e potenzialmente recidivo. Il braccialetto elettronico servirà a monitorarne costantemente i movimenti.