Bimbo di 10 anni ustionato da un'auto in fiamme: era stata lasciata lì da un'officina
La madre del piccolo si è rivolta a Borrelli che ha chiesto la revoca della licenza

REGIONALE - Sull'incidente che ha coinvolto un bimbo di 10 anni, rimasto gravemente ustionato alle gambe mentre passeggiava con alcuni amici sul marciapiede tra i comuni di Pollena Trocchia e Sant'Anastasia a causa di un'auto in fiamme interviene il deputato di Avs Francesco Borrelli.
La versione della madre
Dal primo momento la madre del bambino ha dichiarato che l'auto era stata parcheggiata lì da un'officina, una versione che sembra trovare conferma nelle tantissime segnalazioni che i cittadini hanno inviato in queste ore al deputato Borrelli. "Quest'officina - le testimonianze arrivate al deputato - da anni utilizza la strada come parcheggio privato. Anche su Google Maps è possibile rendersene conto. Dal 2008 le foto presenti in quel tratto di strada mostrano sempre auto parcheggiate in sosta vietata e in riparazione. In alcune immagini è possibile vedere ampie chiazze di liquido, probabilmente infiammabile, versato per terra".
L'appello di Borrelli
"La madre del piccolo - afferma Borrelli - mi ha contattato disperata. L'auto incendiata era in sosta da giorni sul marciapiede, davanti a un'officina che, secondo numerose segnalazioni, opererebbe abusivamente occupando stabilmente la strada con i veicoli in riparazione. Centinaia di cittadini, esasperati, ci hanno scritto per raccontare che questa situazione va avanti da anni. Adesso è accaduta una tragedia e qualcuno dovrà pagare. Ieri mi sono recato personalmente a fare visita alla madre del bambino per portare la mia vicinanza e solidarietà. Non è possibile rischiare la vita a 10 anni solo perché si passeggia per strada. È inaccettabile. Chiedo alla Procura di intervenire con forza revocando immediatamente la licenza a questa officina. Napoli è stanca di chi la sta divorando pezzo dopo pezzo, a colpi di illegalità e violenza. Ora basta"