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Il sequestro del lido Nettuno
Il sequestro del lido Nettuno

CASTEL VOLTURNO/CASAPESENNA (Lucia Sforza)- Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato d’urgenza il sequestro preventivo del Lido Nettuno, ritenuto riconducibile a Guido Zagaria, fratello del boss ergastolano Vincenzo.
La decisione è stata adottata dal gip Marzia Pellegrino, su richiesta della Procura diretta da Pierpaolo Bruni.

Secondo gli inquirenti, Guido Zagaria – già condannato in via definitiva a dieci anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso – non avrebbe potuto continuare a beneficiare della concessione demaniale, come previsto dal Codice Antimafia.

Le irregolarità riscontrate

Il sequestro conferma quanto emerso il 24 luglio, quando i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria avevano effettuato un’ispezione nello stabilimento.
Le verifiche hanno evidenziato:

  • gestione dichiarata dal cognato Pietro Fontana;
  • presenza del figlio Domenico senza contratto;
  • altri dipendenti in nero;
  • mancato deposito dei bilanci dal 2005.

La società e la concessione

Il Lido Nettuno srl risultava intestato per il 50% a Guido Zagaria (amministratore unico) e per l’altro 50% al fratello Raffaele.
La concessione era stata rilasciata nel 1993 con rinnovi fino al 2020 e proroghe richieste fino al 2023.

Secondo gli accertamenti, la concessione doveva considerarsi decaduta e l’occupazione dell’arenile risultava ormai illegittima.

Custodia giudiziaria e prossimi passi

Con la convalida del sequestro, il sindaco di Castel Volturno è stato nominato custode giudiziario dell’area demaniale.
Il gip ha ribadito che l’uso della concessione da parte della società riconducibile a Zagaria non era più legittimo. Guido Zagaria, difeso dall’avvocato Guido Diana, resta detenuto con fine pena previsto fra circa due anni.