antica cittadella
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Gli involucri di cocaina
Gli involucri di cocaina

CASERTA (Lucia Sforza) - Un’articolata indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha scoperchiato un presunto vasto e organizzato traffico di sostanze stupefacenti, concentrato in particolare sulla cocaina. Il procedimento penale vede coinvolte cinque persone ritenute parte di una rete di spaccio attiva in un’area densamente popolata della provincia, abbracciando i territori di Macerata Campania, Casagiove, Recale, San Prisco e Casapulla. L'attività illecita sarebbe stata documentata tra il 2022 e il 2024.


Traffico di cocaina nel Casertano: 5 indagati, la Procura chiede 3 arresti


Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dottor Mauro Bottone, ha formalmente fissato per la fine di ottobre l’interrogatorio di garanzia nei confronti dei cinque indagati. Il procedimento penale poggia sulle accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, aggravate dal concorso e dall'esecuzione di un medesimo disegno criminoso. Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Bosso e meticolosamente condotte dai Carabinieri di Macerata Campania.


I nomi e le residenze degli indagati


I cinque soggetti coinvolti, i cui profili sono al vaglio della magistratura, provengono da diversi comuni del Casertano, a conferma della capillarità del presunto traffico:

  • Fabio Stefano Cante, 38 anni, di Portico di Caserta.
  • Agron Leti, 41 anni, cittadino albanese domiciliato a Recale.
  • Prisco Fabozzi, 48 anni, di Macerata Campania.
  • Luigi Ghidella, 38 anni, di Casagiove.
  • Didina Felicia Cisma, 40 anni, cittadina rumena residente a Casagiove.


Vasto giro di spaccio: Fabio Stefano Cante e Agron Leti rischiano il carcere. Indagine dei Carabinieri


Le indagini, supportate anche da intercettazioni telefoniche e ambientali, avrebbero documentato centinaia di cessioni di cocaina. L'accusa ha individuato ruoli specifici all'interno della presunta rete:
Fabio Stefano Cante: Il Pivot Dello Spaccio Locale
Cante è ritenuto la figura centrale per la rivendita al dettaglio. È accusato di aver ceduto cocaina in innumerevoli occasioni a diversi acquirenti abituali. Un elemento significativo è l’accusa di aver utilizzato una pizzeria di Macerata Campania come luogo abituale non solo di spaccio, ma anche di consumo degli stupefacenti.


Agron Leti: Il presunto fornitore


Agron Leti è indicato come il fornitore chiave di Cante. Avrebbe ceduto a quest’ultimo cocaina per un valore stimato di 1.850 euro nel luglio 2024, oltre a essere accusato di decine di cessioni dirette a vari soggetti tra Recale, Casagiove e Casapulla.
Gli altri indagati, invece si presume siano: 

  • Prisco Fabozzi avrebbe collaborato con Cante in almeno due episodi di cessione a un acquirente fisso.
  • Luigi Ghidella è accusato di molteplici episodi di spaccio nel comune di Casagiove, estesi tra il 2023 e l’agosto 202
  • Didina Felicia Cisma, convivente di Leti, è indagata in concorso per la detenzione ai fini di spaccio di cocaina rinvenuta a Recale.


Richieste cautelari: due in carcere e domiciliari per un terzo


Il Pubblico Ministero ha formalizzato al GIP le richieste di applicazione delle misure cautelari, ritenute necessarie per prevenire il rischio di reiterazione del reato. Le misure richieste sono le seguenti:

  • Custodia in Carcere: Per Fabio Stefano Cante e Agron Leti.
  • Arresti Domiciliari: Per Luigi Ghidella.
  • Obbligo di Presentazione alla Polizia Giudiziaria: Per Prisco Fabozzi e Didina Felicia Cisma.


Il giudice sospende la decisione: interrogatorio preventivo


Nonostante le richieste del PM, il GIP Bottone ha agito secondo quanto previsto dall’articolo 291 del codice di procedura penale, disponendo di sentire preventivamente gli indagati prima dell’eventuale emissione delle ordinanze. Questo passaggio è cruciale per la difesa e per valutare la necessità e l'adeguatezza delle misure cautelari. Agli indagati è stata notificata la facoltà di nominare un difensore di fiducia o di essere assistiti d’ufficio. Nel collegio difensivo risultano gli avvocati Nello Sgambato e Carolina Mannato.