Il sessano Annino De Petra 'porta l'orgoglio' partenopeo alla finale di Wimbledon
L'ingegnere era sugli spalti durante la finale tra Sinner e Alcaraz e indossava la maglia del Napoli

SESSA AURUNCA (Bruno Bencivenga). Durante uno degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo, la finale di Wimbledon tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, tra gli spalti è spuntato un dettaglio inconfondibile: la maglia del Napoli.
Il sessano Annino De Petra 'porta l'orgoglio' partenopeo alla finale di Wimbledon
A indossarla con fierezza è stato Annino De Petra, sessano doc, cittadino italo-inglese, ingegnere di successo presso Spotify a Londra, ma soprattutto grande tifoso partenopeo.
Tra la folla c'erano molti supporter di Alcaraz, alcuni persino con la seconda maglia arancione del Real Madrid. Ognuno ha scelto di rappresentare la propria identità nazionale come meglio sentiva. Ed è giusto così.
Contrariamente a quanto si pensa, a Wimbledon l’outfit elegante non è obbligatorio. Non si può entrare vestiti da spiaggia o con maglie legate a sponsor politici, ma nessuno ha mosso un ciglio davanti alla maglia del Napoli.
L'ingegnere era sugli spalti durante la finale tra Sinner e Alcaraz e indossava la maglia del Napoli campione di Italia
«Molti inglesi, e persino alcune steward, vedendo la maglia del Napoli dicevano “Forza Napoli!”», racconta Annino ai nostri microfoni.
«Come se l’effetto Scott McTominay avesse fatto da grande cassa di risonanza anche qui nel Regno Unito. Sono diventati un po’ tutti partenopei». In un contesto elitario e internazionale, dominato da eleganza e sobrietà, Annino ha scelto di portare con orgoglio e passione i colori della sua terra, dimostrando che l’identità non conosce confini né occasioni troppo formali.
La sua presenza non è passata inosservata: in molti lo hanno riconosciuto, immortalando il momento con scatti e post diventati virali sui social. Un gesto semplice, ma carico di significato: portare il Napoli a Wimbledon, tra le tribune del tennis mondiale, è stato un modo per ricordare che l’amore per le proprie radici può brillare anche sotto i riflettori del mondo.