antica cittadella
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CASERTA - Un'azione coordinata contro la criminalita' organizzata, condotta dalle Procure Europee (EPPO) di Francoforte e Milano, ha inflitto un duro colpo a reti che gestivano schemi di frode transfrontaliera dell'IVA legati alla vendita di auto di lusso di seconda mano, con un danno stimato per l'Unione Europea pari a cento milioni di euro. 

Le indagini delle Fiamme Gialle casertane

Le indagini, condotte dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli del Trentino-Alto Adige con il supporto della Direzione Territoriale Campania e dei militari della Guardia di Finanza del Nucleo Pef di Caserta, hanno portato a perquisizioni nelle regioni Trentino-Alto Adige e Campania. Le attivita' investigative hanno rivelato l'interposizione fittizia di una societa' altoatesina in operazioni commerciali con controparti tedesche, con la produzione di fatture per operazioni inesistenti e flussi finanziari simulati, nell'ambito di un piano criminoso articolato. 

Il bilancio

Determinante e' stato anche il contributo dell'Ufficio Finanziario di Stoccarda (Finanzamt Stuttgart), mentre un secondo filone investigativo e' stato seguito dalla Guardia di Finanza di Varese. Nella stessa giornata, sono state eseguite oltre 80 perquisizioni in Bulgaria, Croazia, Germania, Italia, Lettonia, Lussemburgo e Polonia, con l'impiego di circa 500 agenti. L'indagine ha beneficiato del supporto analitico e operativo di Europol e della cooperazione delle forze dell'ordine nazionali, evidenziando l'efficacia della risposta europea alla criminalita' organizzata. Tutte le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a prova contraria nei tribunali competenti.