antica cittadella
antica cittadella
L'operazione della polizia penitenziaria
L'operazione della polizia penitenziaria

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Lu. Sf.) - Nuova e significativa operazione di contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti all'interno del carcere "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere. 

Droga in carcere nascosta nelle scarpe e negli slip, 3 persone nei guai

Grazie all'impegno e all'attenta vigilanza della Polizia Penitenziaria, è stato intercettato e sequestrato un ingente quantitativo di droga destinata ai detenuti. Le verifiche condotte negli ultimi giorni hanno permesso di ritirare complessivamente oltre un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti, tra cui hashish, marijuana e cocaina, confermando la vulnerabilità della struttura, specialmente durante la fase dei colloqui con i familiari.


 

Maxi sequestro di oltre un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti (hashish, marijuana, cocaina) destinata ai detenuti

 

Il caso più rilevante riguarda una donna di 55 anni residente a Santa Maria a Vico. La donna è stata sorpresa con circa 350 grammi di droga sapientemente occultati addosso, in particolare nelle scarpe e in altre parti del corpo e negli slip. L’attività di vigilanza del personale in servizio è stata determinante per sventare questo tentativo di introduzione delle sostanze all’interno delle sezioni detentive. Dopo la perquisizione e le formalità di rito, la 55enne è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


L'arresto: donna sorpresa con droga nascosta in scarpe e slip


L'episodio della 55enne non è l'unico. La Polizia Penitenziaria ha smascherato altri due tentativi di eludere la sorveglianza:

  • Uomo di Carinola: Ha cercato di far entrare piccoli quantitativi di stupefacente durante un incontro con il figlio detenuto.
  • Residente di Santa Maria Capua Vetere: Ha tentato di spedire droga nascosta in un pacco di viveri, inviato con partenza da Napoli.
    Per questi ultimi due soggetti è scattata la denuncia a piede libero per tentativo di spaccio e introduzione di sostanze illecite in carcere.


Colloqui e sicurezza: Il momento di maggiore vulnerabilità


Gli agenti della Polizia Penitenziaria sottolineano che, nonostante le precauzioni, i colloqui con i parenti continuano a rappresentare il momento di maggiore vulnerabilità per la sicurezza interna dell'istituto. È proprio in queste occasioni che si concentra la maggior parte dei tentativi di introdurre materiale illecito, dalle sostanze stupefacenti ai telefoni cellulari. L’impegno della Polizia Penitenziaria, che si avvale di controlli mirati e dell'implementazione di tecnologie sempre più sofisticate, resta cruciale nel contrasto al traffico di droga dietro le sbarre, un fenomeno che rischia di compromettere l’ordine e la sicurezza dell’intera struttura detentiva.