Lavori "eccessivi", chiusini coperti dal catrame per il manto stradale
La denuncia del consigliere Massimo Antropoli: "Adesso ci vorrà il metal detector"

CAPUA - Nel gennaio 2024 un’ordinanza sindacale annunciava i lavori di rifacimento al manto stradale, con tanto di istituzione di senso unico alternato, per via della Libertà, a Sant'Angelo in Formis, la trafficata via che dal quadrivio conduce fino a Santa Maria Capua Vetere. Lavori resi necessari dalla pessima condizione della strada, salutati dalla popolazione locale come un’autentica manna dal cielo. Pochi mesi dopo i lavori hanno invece interessato la dilaniata via Sicopoli, conosciuta anche come variante Santi Iorio, strada che bypassa il centro e collega via IV Novembre con via Martiri di Nassiriya e via Ragozzino e la stessa via Martiri di Nassiriya .
Un errore visibile
Ma a distanza di mesi da quei lavori si scorgono le prime falle; una di queste è stata scoprire che il catrame utilizzato per il nuovo maquillage delle arterie ha coperto anche alcuni chiusini. A denunciare l’accaduto il consigliere comunale di Forza Italia Massimo Antropoli di Capua. “In via della Libertà, lungo il percorso di via Sicopoli, nota anche come Variante Santi Iorio ma anche lungo la stessa via Martiri di Nassirya sono stati realizzati lavori di rifacimento del manto stradale. Come per altre arterie da poco oggetto di posa di catrame che cancellasse buche e asperità, bisogna denunciare con amarezza che diversi lavori viari sono stati fatti frettolosamente, con errori grossolani che hanno addirittura portato a coprire alcuni chiusini con il catrame. Addirittura uno di questi chiusini sepolti è fuori la delegazione amministrativa. Una situazione questa che potrebbe spingere l’Amministrazione comunale ad indire una caccia al chiusino con tanto di metal detector, al fine di scovarne altri sotterrati, per eliminare un errore che sfocia nel ridicolo. Il tutto nel silenzio dell’assessore Luigi Di Monaco che anche nella precedente edizione dell’amministrazione di sinistra si occupava dei lavori pubblici, con risultati che a tratti fatichiamo a riconoscere.
Le speranze disattese
Mi auguro che per individuare altri eventuali sotterramenti non si debba procedere con l’ausilio di una mappa della strada, non alla ricerca del nord o sud o di un tesoro nascosto ma per andare alla caccia dei chiusini sepolti dal catrame. Il getto di catrame avrebbe dovuto salutare una nuova vita per la martoriata via della Libertà o per la Variante Santi Iorio o per via Martiri di Nassirya e invece con amarezza bisogna constatare che probabilmente bisognerà intervenire di nuovo per liberare i chiusini sepolti. Ricordo che i pozzetti ed i chiusini devono essere accessibili per poter eseguire agilmente ispezioni e manutenzioni, senza dover esser costretti ad eseguire opere di scassinamento per aprire il varco agli operatori che devono eseguire eventuali lavori”. Così Antropoli.