Sgominata la banda dell'Airtag: 4 arresti per furti di lusso
Smantellata l'organizzazione con base a Scampia: documentati 22 episodi di furto d’auto tra Caserta e Napoli

AVERSA (Lu. Sf.) - Il Casertano torna al centro delle cronache giudiziarie per una maxi-operazione che ha smantellato una vera e propria organizzazione criminale specializzata nei furti di auto di lusso.
Sgominata la banda dell'Airtag: 4 arresti per furti di lusso
Le città di Aversa e Marcianise, insieme ad altri comuni della Campania, erano tra i bersagli principali della cosiddetta “banda dell’Airtag”, un sodalizio smantellato dai Carabinieri con l'arresto di quattro persone.
L’indagine, coordinata dalla VII Sezione “Sicurezza Urbana” della Procura di Napoli e condotta dalla Stazione Carabinieri di Marianella con il supporto tecnico del RIS di Roma, ha portato all’arresto di quattro individui gravemente indiziati di associazione a delinquere finalizzata al furto di autovetture e motocicli, e di rapina (nel caso di un proprietario che aveva sorpreso i ladri in azione).
Smantellata l'organizzazione con base a Scampia: documentati 22 episodi di furto d’auto tra Caserta e Napoli
Ciò che distingueva questo gruppo era il suo ingegnoso (e illecito) utilizzo della tecnologia. La banda, infatti, impiegava localizzatori GPS (come gli Airtag) che venivano abilmente occultati nei paraurti o negli specchietti retrovisori delle auto prese di mira.
Il modus operandi era meticoloso: individuati i veicoli di maggior valore, veniva collocato il localizzatore, permettendo così ai criminali di monitorare gli spostamenti dell'auto e di colpire nel momento più favorevole e sicuro. Una volta rubati, i veicoli di lusso venivano rivenduti attraverso una rete di contatti con ricettatori già "fidelizzati".
Base a Scampia e ruoli definiti: il sodalizio nel mirino
L'organizzazione aveva la sua base operativa a Scampia. Le indagini hanno rivelato una struttura ben definita, con ruoli precisi assegnati a ogni membro:
-Un capo che pianificava i furti e gestiva la successiva cessione dei mezzi rubati.
- Complici che si occupavano delle fasi operative, dal pedinamento all'occultamento dei veicoli.
Nel corso delle perquisizioni, le forze dell'ordine hanno sequestrato materiale probatorio significativo, tra cui arnesi da scasso, stemmi di marchi prestigiosi e sofisticata strumentazione elettronica utilizzata per la rigenerazione e la codifica delle chiavi elettroniche.
Sequestri e Bilancio: 22 colpi documentati tra Napoli e Caserta
L’attività del gruppo aveva contribuito ad alimentare un clima di preoccupazione diffusa. Gli inquirenti hanno documentato un totale di 22 episodi criminali tra Napoli città (Vomero, Posillipo, Fuorigroco) e la sua provincia, estendendosi fino all'area del Casertano.
Le località più colpite nell'area campana includevano, oltre alle già citate Aversa e Marcianise, anche Santa Maria la Fossa, Giugliano, Casoria e Pozzuoli. L'operazione dei Carabinieri ha colpito un sodalizio ben organizzato, confermando l'efficacia delle indagini patrimoniali e tecnologiche nel disarticolare le moderne organizzazioni dedite al crimine predatorio.