Reggia di Caserta sul podio dei musei più visitati in Italia
Oltre 13.000 visitatori per la Domenica al Museo del 1° giugno. Il sito vanvitelliano resiste alla carenza di personale
CASERTA - La Reggia di Caserta si conferma uno dei poli culturali più attrattivi del Paese, registrando 13.285 visitatori in occasione della “Domenica al Museo”, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura che prevede l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali ogni prima domenica del mese.
Carenza di personale
Un dato particolarmente rilevante se si considera che, a causa di criticità legate alla carenza di personale, l'apertura ha riguardato esclusivamente il Parco Reale, con gli Appartamenti Storici rimasti chiusi al pubblico. Nonostante ciò, la Reggia si è collocata al terzo posto tra i siti culturali più visitati d’Italia, preceduta solo dall’Area archeologica di Pompei (20.000 ingressi) e dal Colosseo (14.293 ingressi).
Questa performance dimostra, ancora una volta, la straordinaria capacità attrattiva del complesso vanvitelliano, che riesce a competere con i più celebri luoghi del patrimonio italiano anche in condizioni operative limitate.
Il dato assume una valenza ancor più significativa in vista del 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, in cui è previsto un nuovo accesso gratuito. Tuttavia, resta aperta la questione della gestione delle risorse umane e della sostenibilità operativa delle aperture festive, tema sempre più cruciale per il sistema museale nazionale.
Interesse crescente per la Reggia
Secondo i dati ufficiali diramati dal Ministero della Cultura, la Reggia ha superato realtà museali di assoluto prestigio, come il Pantheon (12.863), gli Uffizi (12.157) e il Foro Romano (11.483), confermando il proprio ruolo strategico nel circuito culturale nazionale.
Questa affluenza dimostra non solo l’interesse crescente del pubblico verso il patrimonio culturale italiano, ma anche l’urgenza di investimenti strutturali – sia in termini di organico che di infrastrutture gestionali – affinché monumenti di tale rilievo possano garantire continuità, accessibilità e qualità nella fruizione dei beni culturali.