antica cittadella
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CASERTA/MADDALONI/MARCIANISE – Si svolgerà nel mese di maggio l’udienza preliminare per le 47 persone accusate di un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e alla truffa in tema di assicurazioni.

L'udienza preliminare

Gli accusati dovranno presentarsi davanti al gup Emilio Minio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di un sistema di truffe per un totale di 4 milioni di euro. Gli indagati risiedono tutti nelle province di Napoli e di Caserta. L'indagine ha permesso di ricostruire ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di un numero rilevante di episodi di corruzione, falso, truffa, corruzione in atti giudiziari, produzione e utilizzo di documenti contraffatti. In questo modo la banda otteneva indebitamente somme di denaro a titolo risarcitorio da compagnie assicurative, a fronte di incidenti stradali in realtà mai avvenuti. 

Componenti del gruppo portavano in vari pronto soccorso di ospedali del territorio persone con pregresse fratture, i quali, declinando false generalità ed esibendo documenti contraffatti precedentemente ricevuti, si facevano rilasciare referti medici per le lesioni, utilizzati per presentare istanze di risarcimento danni alle varie compagnie assicurative per sinistri 'fantasma'. 

Scoperti risarcimenti per incidenti finti e referti medici fake per truffare le compagnie assicurative

Nei presidi ospedalieri di Marcianise e Maddaloni arrivavano anche persone perfettamente sane, alle quali medici compiacenti, dietro compenso in denaro, rilasciavano falsi referti fuori dalle normali procedure di compilazione e registrazione telematica previste dall'Azienda Sanitaria, poi dichiarati conformi proprio da un infermiere addetto all'archivio sanitario della Direzione Sanitaria dell'ospedale di Marcianise per superare il controllo effettuato dalle agenzie investigative incaricate dalle compagnie assicurative coinvolte, in modo da ottenere il risarcimento danni. 

I medici compiacenti lavoravano presso le strutture sanitarie di Maddaloni e Marcianise

Altra documentazione medica era redatta da medici compiacenti in servizio presso strutture sanitarie pubbliche e private accreditate presso il Ssn. A supporto delle istanze risarcitorie venivano utilizzati anche esami diagnostici redatti su carta intestata di centri diagnostici, risultati carenti sul piano autorizzativo sanitario, oltre che intestati a prestanome. E c'era anche un complice che, pur non essendo un fisioterapista, forniva al gruppo delle false fatture attestanti l'esecuzione di cicli di fisioterapia per corredare la richiesta risarcitoria e fornire a questa maggiore valore, facendo lievitare così gli importi rimborsati. 

 LEGGI TUTTI I NOMI

Giulio Puzzi, 46enne di San Cipriano d’Aversa (obbligo di presentazione alla pg), Carmine D’Aniello, 38enne di Casal di Principe (domiciliari), Gennaro Rondinone, 63enne di Lusciano (domiciliari), Emilio Baldascino, 38enne di Casal di Principe (domiciliari), Antonio Letizia, 52enne di Capodrise (domiciliari), Flavia Davide, 39enne di Castel Volturno (domiciliari), Patrizia Intorto, 44enne di Caserta (domiciliari), Raffaella D’Aniello, 35enne di Casal di Principe (domiciliari), Emilio Acunzo, 59enne di Caserta (domiciliari), Gianluca Di Sarno, 40enne di San Marcellino (domiciliari), Antonio Abatiello, 46enne di Casal di Principe (domiciliari), Adriana Mottola, 40enne di Casal di Principe (domiciliari), Patrizia Rubino, 48enne di Casal di Principe (domiciliari), Antonio Paolo Caterino, 44enne di Casal di Principe (domiciliari), Carmine De Simone, 39enne di Napoli (domiciliari), Gianluca Piazza, 39enne di Casal di Principe (domiciliari), Domenico Fiorito, 65enne di San Nicola La Strada (domiciliari), Salvatore Salvemini, 59enne di Santa Maria Capua Vetere (domiciliari), Angelo Palmiero, 54enne di Marcianise (domiciliari), Gianni Russo, 38enne di Casal di Principe (domiciliari), Guglielmo Di Sarno, 48enne di Casavatore (domiciliari), Antonietta Dello Margio, 36enne di Casal di Principe (domiciliari)