Tentato omicidio con 12 coltellate: baby gang condannata a 44 anni di carcere
Vittima un ragazzino egiziano di 16 anni. Coinvolti sette adolescenti: sei condanne, un’assoluzione.

Lucia Sforza
Condannati sei adolescenti: 44 anni di carcere in totale
Il Tribunale per i Minorenni ha condannato sei giovanissimi per il tentato omicidio di un ragazzo egiziano, accoltellato il 6 ottobre 2024 con 12 fendenti. In tutto, sono stati inflitti 44 anni di carcere. Le pene vanno dai 5 ai 10 anni. Un solo imputato è stato assolto.
Le condanne: pene fino a 10 anni per i responsabili
Nello specifico, il Tribunale ha inflitto:
10 anni a A.V. e E.S.
7 anni a F.P. e S.C.
5 anni a M.M. e R.L.
Assoluzione per M.G.
Tutti i ragazzi erano minorenni al momento dei fatti. La sentenza è stata emessa dopo un processo serrato che ha ricostruito l'intera dinamica dell'aggressione.
Aggredito alla schiena, al fianco e al cuore: accoltellato 12 volte
Secondo la ricostruzione della Procura, la vittima, Omar Mohamed Amish Abdelhhamid Aly, era seduta su una panchina del Villaggio Coppola quando è stata avvicinata dagli aggressori. Dopo un primo pugno all’occhio, è stato bloccato, scaraventato a terra e colpito con calci, pugni e poi coltellate.
Ricovero d’urgenza per lesioni al cuore e al polmone
Il giovane è stato colpito al dorso, al fianco e al petto. Una delle coltellate ha interessato il ventricolo sinistro del cuore, un’altra ha intaccato il polmone sinistro. Ricoverato in prognosi riservata alla Clinica Pineta Grande, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Indagini immediate grazie ai filmati di sorveglianza
Subito dopo l’aggressione, gli agenti del commissariato di Castel Volturno hanno acquisito le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona. I frame hanno permesso di ricostruire l’escalation di violenza e identificare i responsabili.
Il collegio difensivo e il processo
A difendere i ragazzi imputati, un pool di avvocati: Ferdinando Letizia, Antonella Regine, Alessio Scala, Anna Panico, Fabio Russo, Dario Maisto e Anna Savanelli. Il processo ha preso in considerazione tutti gli elementi raccolti, portando a condanne pesanti e a un solo proscioglimento.