Latitante nascosto nell’armadio della sorella: arrestato 23enne
Si è conclusa la latitanza di Costanzo Pio Patierno. Il giovane era nascosto in casa della congiunta

REGIONALE (ls)- Si è conclusa in maniera inattesa e ingloriosa la latitanza di Costanzo Pio Patierno, un giovane di 23 anni residente a Giugliano in Campania. Il ragazzo, nato il 28 gennaio 2002, era originariamente sottoposto alla misura della detenzione domiciliare. Tuttavia, l'Ufficio di Sorveglianza di Napoli aveva emesso un nuovo, e definitivo, provvedimento nei suoi confronti: la sospensione della misura alternativa. La decisione ha comportato la revoca dei domiciliari e l'obbligo di scontare la pena residua di 2 anni di reclusione in carcere, in quanto riconosciuto colpevole di reati di truffa e altre condotte illecite.
Latitante nascosto nell’armadio della sorella: arrestato 23enne
Di fronte all'ordine di carcerazione, Patierno ha scelto la via della fuga, rendendosi irreperibile dallo scorso 20 agosto. Da quel giorno, il 23enne è entrato ufficialmente nella lista dei latitanti. I Carabinieri della sezione operativa della compagnia di Giugliano hanno immediatamente avviato una serrata attività investigativa. Mesi di indagini e pedinamenti, con l'obiettivo di localizzare il fuggitivo e assicuralo alla giustizia per l'esecuzione della pena definitiva.
Si è conclusa la latitanza di Costanzo Pio Patierno. Il giovane era nascosto in casa della congiunta
Le meticolose indagini hanno portato i militari a circoscrivere l'area di ricerca: l'abitazione della madre del giovane. Nel primo pomeriggio di ieri, è scattato il blitz. I Carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento per eseguire la perquisizione, certi della presenza del latitante. Inizialmente, l’uomo non è uscito allo scoperto, cercando di resistere al mandato. I militari, tuttavia, non si sono accontentati di un controllo superficiale: "toccava approfondire", e così è stato.
Dopo pochi minuti, l'insolito nascondiglio è stato individuato: Costanzo Pio Patierno era rannicchiato all’interno dell'armadio della camera da letto della sorella. Un tentativo disperato e, in ultima analisi, vano per sfuggire alla condanna.
La fine della fuga: trasferito in carcere
Una volta estratto dall'armadio e dichiarato in stato di arresto, per il giovane si sono aperte le porte del carcere. Dopo le formalità di rito, il 23enne è stato immediatamente trasferito in un istituto di pena, dove dovrà scontare i due anni di reclusione che la sua fuga aveva solo temporaneamente posticipato. L'operazione dei Carabinieri ha così chiuso un capitolo di latitanza durato oltre un mese, ripristinando l'esecutività della pena stabilita dal Tribunale di Sorveglianza.