Spaccio di cocaina tra Maddaloni e la Valle: arrestati padre, figlia e genero
In manette Massimo Vigliotti, considerato il capofamiglia dell’organizzazione con Maria Rosaria, 31 anni ed il genero Nunzio Petrillo

SANTA MARIA A VICO/MADDALONI - Spaccio di cocaina con base operativa nel Comune della Valle di Suessola: notificate tre ordinanze di custodia cautelari.
Spaccio di cocaina tra Maddaloni e la Valle: arrestati padre, figlia e genero
Nelle prime ore di questa mattina, nella provincia di Caserta e nella casa circondariale di Isili (Cagliari) i carabinieri della Compagnia di Maddaloni hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 persone, di cui una in carcere e due agli arresti domiciliari, ritenute responsabili di spaccio continuato e in concorso di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish.
In manette Massimo Vigliotti, considerato il capofamiglia dell’organizzazione con Maria Rosaria ed il genero Nunzio Petrillo
Al centro della rete il 53enne Massimo Vigliotti, padre considerato il capofamiglia dell’organizzazione. Con lui sono finiti ai domiciliari la figlia Maria Rosaria, 31 anni, e il genero Nunzio Petrillo anche lui di 31 anni. Altri tre indagati, pur ritenuti gravemente indiziati, non sono stati sottoposti a misure cautelari e affronteranno il processo in stato di libertà.
Le indagini, si legge in una nota della procura, svolte dal personale del Nucleo operativo della Compagnia di Maddaloni, "da giugno a novembre 2023, hanno consentito, anche attraverso attività tecniche, di disvelare l'esistenza di un gruppo criminale con base operativa nel comune di Santa Maria a Vico, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nelle attività investigative sono emerse e documentate ben 327 episodi di cessioni di droga
Dalle attività investigative, che hanno consentito di documentare e contestare 327 episodi di cessioni di droga, è emerso un giro d'affari del gruppo criminale quantificato in alcune decine di migliaia di euro al mese". Nel corso delle investigazioni sono state arrestate in flagranza di reato, tre persone e denunciate in stato di libertà altre tre, ritenute responsabili di favoreggiamento personale. Gli accertamenti hanno anche consentito di "segnalare alla Prefettura dieci persone in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti".