Nessuna certezza sul futuro dell'ospedale Melorio: la denuncia
L'esponente di FdI e candidato alle regionali Errico Scala alza la voce: "Non può morire"

SANTA MARIA CAPUA VETERE/SAN TAMMARO - "Nessuna voce. Nessuna prospettiva. Nessuna soluzione. Eppure stiamo parlando dell’Ospedale Melorio, un presidio sanitario fondamentale per un intero territorio che comprende Santa Maria Capua Vetere, San Tammaro, Curti, Portico, Macerata Campania, San Prisco e comuni limitrofi". A dichiaralo è Errico Scala, amministratore del comune di San Tammaro e già sceso in campo in vista delle prossime elezioni regionali.
Il simbolo dell'abbandono
"Oramai sanno tutti che il mio impegno è iniziato e l'obiettivo è quello di dar voce al nostro territorio in Regione. Tra gli argomenti che quotidianamente mi evidenziano i cittadini c'è quello di rimettere in piedi l'ospedale, il nostro Melorio. Migliaia di persone fanno affidamento, ogni giorno, su una struttura che negli ultimi anni è stata lentamente svuotata, ridimensionata. Quello che una volta era un punto di riferimento per la sanità pubblica della zona, oggi è il simbolo dell’abbandono. Oggi al Melorio è rimasto ben poco, ma quel poco è tenuto in piedi da medici e infermieri che non si arrendono, che continuano a lavorare con dedizione e sacrificio, spesso senza supporto adeguato. Ciò che fa più male, però, è il silenzio istituzionale. Nessuna parola chiara sul futuro del Melorio. Nessun intervento concreto", dichiara Scala.

Basta al declino
Ha le idee chiare l'esponente di Fratelli d'Italia. "Si parla da anni di un nuovo ospedale da costruire a Santa Maria Capua Vetere ma ad oggi nessuna data di inizio lavori, nessuna certezza. Intanto, mentre si continua a sognare un futuro che non arriva, il presente collassa. La realtà è una: il Melorio non può essere archiviato come un ricordo. Il Melorio non può morire. Non oggi, non in queste condizioni. Perché chi si sente male, chi ha bisogno di cure urgenti, non può aspettare ore e ore nei pronto soccorso sovraffollati di altri presidi ospedalieri. La gente ha bisogno di un ospedale vicino, funzionante. Se la Regione non garantisce questo diritto, allora tocca a noi farci sentire. È ora di dire basta al declino programmato", ha concluso il meloniano che vuole che il Melorio torni ad essere ciò che era: "un ospedale per tutti".