antica cittadella
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CASAPULLA - Cimitero nel degrado, nulla di nuovo all’orizzonte per la villa comunale di via Orsomando a Casapulla nonostante le continue promesse, zone di potenziale aggregazione per i cittadini pericolose e con scarsa illuminazione. 

La denuncia dei consiglieri

E’ questo il desolante quadro tracciato dai consiglieri del gruppo ‘Per Casapulla’ Anna Di Nardo, Mariacristina di Gennaro, Michele Sarogni e Francesco Trepiccione, in seguito ad alcuni sopralluoghi effettuati sul territorio comunale. «L’estate è entrata nel vivo – affermano i consiglieri – ma a Casapulla non cambia nulla per quanto riguarda il decoro urbano e del verde pubblico. Assolutamente vergognoso lo stato in cui si trova il cimitero comunale, che proprio nel periodo estivo dovrebbe essere maggiormente manutenuto a causa del grande caldo. Invece, le scene che si trovano dinanzi i visitatori del luogo sacro sono tutt’altro che piacevoli, con erbacce alte, rami e foglie che invadono i viali, marciapiedi dissestati e pericolosi per i pedoni. La situazione – continuano Di Nardo, di Gennaro, Sarogni e Trepiccione – non cambia se ci spostiamo nel centro del paese, nella fattispecie nella villa comunale di via Orsomando. 

La gestione privata

Data in gestione da mesi ad un privato con la promessa di trasformarla in un giardino pubblico all’avanguardia e confortevole per i cittadini, purtroppo la situazione non è cambiata nonostante le tante chiacchiere. I bambini e i ragazzi sono costretti ancora a giocare su giostre dissestate e pericolose; sono diversi i genitori che chiedono la rimozione degli attrezzi maggiormente rovinati per evitare problemi ai loro figli. Anche la manutenzione del verde pubblico lascia molto a desiderare e dell’apertura del chioschetto nemmeno l’ombra. Enormi problemi ci vengono segnalati dai cittadini anche in altre zone considerate punto di ritrovo, soprattutto nelle calde serate estive. Un esempio è rappresentato da piazza Borsellino e Falcone, dove l’incuria e il degrado regnano e rappresentano un pericolo costante per gli adulti ma soprattutto per i tanti bambini che frequentano la zona. A tutto questo si aggiunge la scarsa illuminazione pubblica denunciata da tanti cittadini e residenti della zona» - concludono Di Nardo, di Gennaro, Sarogni e Trepiccione.